Fuoco impalpabile, dinamico, distruttore e trasformatore.
Terrore nelle società più antiche, via via controllato e piegato ai bisogni umani, per la cottura dei cibi, la fusione dei metalli, la modellazione degli strumenti di lavoro.
Fuoco all’origine delle realtà culturali. Luce nell’universo e nella casa dell’uomo, calore per la vita tutta e per la sopravvivenza nella stagione fredda.
Fuoco del roveto ardente, immagine del Dio biblico invisibile.
Realtà dei Serafini, accaldati d’amore, frate Foco nel cantico di Francesco.
Battesimo di fuoco, battesimo che brucia e trasforma alla radice, non semplice aspersione ma rinascita dalla cenere dell’uomo vecchio.
Fuoco della tensione amorosa e creativa, fuoco dell’arte che rimodella la vita come in un crogiolo.
Al fuoco attraverso i tanti rimandi, scritturali o della storia del pensiero, gli artisti dell’UCAI sezione di Trento hanno rivolto l’attenzione lungo quest’anno.
Ora le forme espressive prodotte da ciascuno vengono a comunicare sensibilità diverse, accenti posti su l’uno o l’altro dei molti sensi in cui il fuoco, da sempre colto nell’inquietante discesa dal cielo, ci riguarda.